mercoledì 18 novembre 2009

Scuola: meno sostegno, ma più disabili


Tra i tanti tagli che quest'anno ha subito la scuola, c'è anche quello sugli insegnanti di sostegno.
Circa 500 in meno, a fronte del crescente numero di ragazzi disabili iscritti nei nostri istituti: più di 4000 nell' a.s. 2009/2010, che perdono pian piano i loro diritti.

Ore di sostegno dimezzate da 18 a 9, la perdita di un riferimento psicologico, la mancata assistenza anche per andare ai servizi, la concentrazione in una classe di addirittura 5 ragazzi disabili, quando 2 è il numero massimo accettabile per avere un buon livello di andamento di tutti, normodotati e non, con un ritorno verso le classi differenziali, in cui i diversamente abili vengono riuniti, per toglierli dalla confusione delle aule, ma al contempo per ecluderli anzichè integrarli.

Da tutta Italia le famiglie dei ragazzi disabili hanno presentato proteste al Tar, è impensabile che si stanzino così pochi fondi nei confronti dei portatori di handicap, che per di più vedono gettati in fumo tutti i loro progressi. Infatti ogni piccolo traguardo raggiunto da un ragazzo disabile è conquistato con sforzi e fatiche che devono essere costanti e mantenuti, se viene meno il sostegno anche i progressi, non solo mancano, ma regrediscono.

Le riforme del ministro Gelmini stanno penalizzando davvero tutti, studenti, insegnanti e persino i disabili. Ma è questo che vogliamo dalla nostra scuola?

2 commenti:

luigi ha detto...

meno sostegno o meno ritegno? Progredire è troppo, stagnare è nella norma, ma addirittura tornare indietro...

ladywarrior ha detto...

e intanto le riforme della Gelmini passano, mentre la scuola cade sempre più a pezzi...

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