lunedì 23 novembre 2009

Carceri che scoppiano, proteste e proposte


Le nostre carceri sono sempre più sovraffollate, insorgono detenuti e agenti di polizia penitenziaria.

Genova e Lucca sono le città capofila da cui parte la protesta. A Marassi alle 23.50 di sabato è stato sventato un tentativo di suicidio, un detenuto ha provato a togliersi la vita con un sacchetto di plastica in cui confluiva gas emanato da una bomboletta per fornellini. L'uomo, dopo essersi ripreso, ha sostenuto che il suo gesto voleva essere una protesta contro le condizione detentive.

A Marassi infatti su 430 posti letto ci sono ben 780 detenuti e mancano 165 agenti, mentre a Lucca ci sono 200 detenuti per 80 posti e 40 agenti in meno. Da venerdì sono partite rumorose proteste e adesso i sindacati, tra cui il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) chiedono al ministro Alfano 5000 nuove assunzioni per far fronte alla situazione italiana, con 66 mila detenuti per 42.000 posti.

Le proposte riguardano anche l'uso del braccialetto elettronico e la possibilità di creare carceri più leggere per i soggetti che provengono dalla libertà, anche con strutture come centri di identificazione ed espulsione che non sono ancora operative, nonchè depenalizzare i reati minori.

In attesa che si risolvano i problemi di sovraffolamento ci si pone una domanda. Perchè se l'Italia ha un così grande numero di detenuti questi ultimi vengono tenuti chiusi nelle carceri anzichè destinarli a lavori socialmente utili?
Visto che sono le nostre tasse a pagare il mantenimento dei penitenziari, perchè non si studia un sistema per cui alcuni detenuti, certamente muniti di braccialetto elettronico e sorvegliati, possano per esempio pulire i parchi e le spiagge?
Sarebbe certamente un lavoro utile sia per loro, che per noi e soprattutto per l'ambiente.
Continuare a stipare gente dentro le carceri sembra assurdo, anche perchè come si è visto, non solo sono precarie le condizioni, ma anche la vita stessa, vedi il caso Cucchi.
Se la riabilitazione, chiaramente per chi se l'è meritata, potesse avvenire, grazie ad una sorta di riscatto sociale, redimendo la colpa contro la società tramite una specie di "volontariato" forse si potrebbero auspicare situazioni migliori.

1 commenti:

toroseduto ha detto...

La situazione è di una gravità inaudita. E fa davvero rabbia la scarsa attenzione data all'argomento dalle tv italiane.
Sono completamente d'accordo con te, più lavoro socialmente utile, depenalizzazione di reati minori (quanti immigrati e drogati sono detenuti in Italia?), aggiungerei costruzioni nuovi penitenziari più dignitosi, nuove assunzioni di personale qualificato, più fondi per le politiche di assistenza e riabilitazione del detenuto.

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