Rubare ai ricchi per dare ai poveri.
Dalla foresta di Sherwood a Bonn, Robin Hood si veste in gonnella.
R.B. 62enne di Bonn era la direttrice di una filiale di un'importante banca tedesca ed in meno di due anni ha trasferito con mezzi illeciti circa 7,6 milioni di euro, per impedire che i clienti in difficoltà pagassero gli interessi passivi sui loro conti in rosso.
Per sè non ha tenuto un euro, lo faceva per puro altruismo, senza nemmeno informare i beneficiari della truffa.
Il trucco era semplice, siccome i controlli automatici non avvenivano in contemporanea, la donna trasferiva momentaneamente dai conti dei ricchi una cifra su quella dei più poveri, in modo da bypassare il sistema di controllo e da impedire il pagamento degli interessi passivi. Poi le somme venivano rispostate sui conti originari. Chi ci rimetteva era solo la banca, che non incassava l'interesse sui conti scoperti.
La benefattrice dei deboli è però stata scoperta a seguito delle domande di un cliente, che chiedeva quale fosse la percentuale da pagare per il suo conto in rosso. Ma sentendosi dire che il suo conto era in attivo, l'uomo ha chiesto accertamenti, e così sono stati individuati ben 117 casi in cui la donna avrebbe usato il trucchetto.
R.B. è stata licenziata, condannata a 22 mesi di carcere con la condizionale e ad un'ammenda di 1 milione di euro, cifra che difficilmente riuscirà a pagare con i pochi soldi della pensione.
Ai giudici ha detto di averlo fatto solo per eccesso di altruismo, una solidarietà verso i deboli, nessuna psicosi, forse è solo affetta dalla sindrome di Robin Hood.
Morale della favola: ce ne fossero donne con R.B.!
Da noi purtroppo i ladri onesti vanno in galera, quelli disonesti diventano premier.
mercoledì 25 novembre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento