martedì 10 novembre 2009

Il boom delle lezioni private

Oggi prendiamo spunto da un'inchiesta di Repubblica che denuncia il boom delle lezioni private.


http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/lezioni-private/lezioni-private/lezioni-private.html


Se è vero che le famiglie italiane sono pronte a spendere fino a 2000 euro l'anno per far ottenere la sufficienza ai propri figli e se è vero che la scuola fa poco o niente per creare corsi di recupero idonei a saldare i debiti delle diverse materie, è anche vero che spesso i ragazzi di oggi non sono pronti ad affrontare le difficoltà ed hanno bisogno di un sostegno.

Da insegnante precaria, nonchè di lezioni private, posso dire con certezza, che gran parte degli studenti di oggi è immatura, vuoi per colpa di un'educazione che dà tutto e subito, vuoi per la scuola, che è sempre più in decadimento ed ha strumenti inadeguati e obsoleti di insegnamento rispetto alla velocità con cui cambiano la società e le generazioni.

I giovani di oggi sono lo specchio del mondo in cui viviamo, hanno fretta, sono rapidi, abituati ad ottenere con poche difficoltà le cose di cui hanno bisogno e senza approfondire troppo.
E' difficile che riescano a stare attenti più di un'ora di seguito, anche nello studio a casa, le distrazioni sono estremamente frequenti e se manca la concentrazione e l'esercizio è impossibile acquisire un buon metodo di apprendimento. Ecco perchè si alimenta il mercato nero delle ripetizioni, ingiusto, certamente, perchè solo le famiglie abbienti possono permetterselo, ma tuttavia utile a questi ragazzi che hanno bisogno di un riferimento ad personam per acquisire un po' più di autonomia nello studio.

Mimmo Pantaleo, segretario nazionale di Cgil-Flc sostiene che "Il boom delle lezioni private è la prova che si sta destrutturando, pezzo dopo pezzo, il sistema pubblico. I corsi di recupero nelle scuole praticamente non ci sono più perché mancano i soldi per pagarli, gli insegnanti sono demotivati, l'idea vincente è che la scuola è tanto più seria quanto più boccia, mentre noi crediamo esattamente il contrario, e cioè che la missione culturale e educativa sia quella di portare quanti più studenti possibile alla fine del percorso. Invece, stiamo tornando a una scuola che esclude soprattutto i più deboli e i più svantaggiati."

D'accordo la missione educativa è sicuramente quella di aiutare i più deboli e sostenerli, ma non per questo bisogna promuovere tutti. Se il signor Pantaleo si trovasse realmente in una classe capirebbe perchè il boom delle lezioni private va in parallelo con il boom delle bocciature e non certo perchè si vuole fare una scuola più severa, ma perchè purtroppo attualmente il mondo della scuola e quello degli studenti parlano due linguaggi diversi e incomprensibili l'uno all'altro.

Mi trovo assolutamente d'accordo invece con Tilde Giani Gallino, esperta di psicologia evolutiva, secondo cui
"questi giovani (insegnanti privati) possono essere un modello per i ragazzini: sono più grandi di loro, ma non ancora adulti, entrano facilmente in comunicazione, si scambiano mail o notizie musicali... E c'è anche un altro messaggio: il ragazzo di 20 o 22 anni che viene a darti lezioni è qualcuno che ancora studia ma intanto lavora per rendersi autonomo, come anche tu potrai fare tra pochi anni".

Se lo Stato italiano investisse di più nell'istruzione e agevolasse quella massa di giovani precari davvero motivati e votati all'insegnamento (perchè l'insegnamento non è un lavoro, ma una missione) forse le cose potrebbero essere diverse e il doposcuola sarebbe un reale sostegno per le famiglie, non più costrette a fare i conti delle spese extra per la cultura dei propri figli; per i ragazzi, che avrebbero modo di essere seguiti e di apprendere non la materia, ma il metodo e persino per i docenti, che potrebbero più agevolmente portare avanti i programmi, grazie all'appoggio pomeridiano.

Purtroppo sono proposte che non vengono accolte e i giovani insegnanti precari sono costretti a pubblicare i loro annunci su siti e bigliettini, per guadagnare quel tanto che basti a pagare l'affitto e il costo della vita. Ed è il mercato che li richiede sempre più incessantemente.

Ricordando che i giovani d'oggi saranno gli adulti di domani e che l'istruzione e la cultura sono le basi della società civile, speriamo che anche i nostri governanti se ne ricordino e comincino ad investire di più sulla scuola, ma che sia una scuola di merito, aggiornata, che sappia comprendere il disagio dei più giovani ed aiutarli a superare con serietà le difficoltà della vita.

2 commenti:

Luce ha detto...

La cosa più incredibile è che sempre più spesso sono gli stessi insegnanti ad offrire agli studenti l'opportunità di seguire delle lezioni private. Questo per dire che, se i giovani hanno sicuramente le loro responsabilità, dall'altra parte i professori (non precari ovviamente) fanno di tutto per alimentare questo circolo vizioso!
un abbraccio e complimenti per il blog!!

ladywarrior ha detto...

Purtroppo hai ragione e sono gli stessi docenti che preferiscono delegare alle lezioni private il sostegno dei più deboli.
Speriamo che le cose migliorino, perchè la scuola, a mio parere, è davvero una delle cose più importanti su cui investire e l'Italia è pesantemente al di sotto della media europea.
Grazie per i complimenti, continua a seguirci
un saluto

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