giovedì 22 ottobre 2009

Precariato...Lei è troppo qualificato!

Una bella giornata al Centro per l'impiego!
Dopo aver preso la laurea triennale, la specialistica e un master e dopo aver insegnato per un anno, raccimolando qualche punto per gradutorie stracolme di docenti, chi come me ha scelto l'università per passione e cultura si trova simpaticamente disoccupato. 
Si inviano curriculum a destra e a manca, si sostengono esami, colloqui, prove, si tentano tutte le strade possibili e impossibili e alla fine ci si iscrive al Centro per l'impiego della propria provincia.

Il personale è molto gentile e disponibile, perfino dispiaciuto per la siuazione del nostro paese e ti dicono:
"Purtroppo in Italia la cultura non paga"
Vero, verissimo. E così al giovane precario si offrono poche alternative: le aziende non lo assumeranno mai per mansioni semplici: "Lei è troppo qualificato!" e gli imprenditori non vogliono persone che si possano lamentare di una manisone dequalificante e dequalificata, quindi si viene letteralmente squalificati dal mondo del lavoro.

E allora? O ci si butta nelle braccia del primo offerente per un bel tirocinio, a gratis, ma si spera rimborsato e si spera anhe di venire assunti dopo, per non trovarsi nella situazione iniziale, oppure meglio guardare all'estero.

Sì, purtroppo è così. E con rammarico gli operatori del Centro per l'impiego ti suggeriscono caldamente di cambiare paese e molto probabilmente hanno ragione! Ma non vi pare ingiusto che le altre nazioni europee investano parte del loro PIL per l'istruzione e la ricerca, mentre in Italia la gente si trovi costretta a fuggire?


0 commenti:

Posta un commento