
I 300 migranti sono stati recuperati dalle unità italiane del porto di Pozzallo (Ragusa), un solo morto, qualche ferito, ma la tragedia è stata evitata.
Intanto la magistratura indaga sul comportamento dei maltesi e sul loro mancato intervento.
Da La Valletta sostengono sia che il primo soccorso dovesse spettare agli italiani, sia che i clandestini si siano rifiutati di essere trasbordati dal pattuglione di Malta, il loro obiettivo era arrivare in Italia.
Sarà vero?
Quello che è certo è che se il fenomeno dell'immigrazione non si può fermare, come non si possono fermare la fame e le guerre, nè cancellare le responsabilità storiche dell'Occidente nei confronti dell'Africa, sarebbe però giusto che non fosse un solo paese a farsene carico, mentre gli altri, troppo spesso se ne lavano le mani.
«L'Italia come sempre ha fatto tutto il suo dovere», ha dichiarato il Ministro degli Esteri Frattini, che ha sottolineato che l'Ue ha accolto «quasi tutte le richieste italiane» sulla questione dell'immigrazione.
Lo speriamo tutti! Solo un fronte comune e regolato può in qualche modo arginare se non le cause, almeno gli effetti devastanti dell'immigrazione ed evitare che i viaggi della speranza si trasformino in odissee da incubo, come poteva succedere in questi giorni in quel maledetto tratto di mare, che è di tutti, ma non è di nessuno.
0 commenti:
Posta un commento