Pur non simpatizzando certo per il nostro presidente del Consiglio,
non posso che biasimare il gesto violento di Massimo Tartaglia, che l'ha colpito al volto con un souvenir del duomo di Milano.
Oggi l'Italia è in subbuglio, tra chi si fa patriota del Cavaliere e lo vuole martirizzare, come vittima di tutte le opposizioni possibili a partire da quella di Di Pietro, che nonostante abbia espresso la sua solidarietà sull'accaduto ha sottolineato che il premier istiga, e che il gesto di Tartaglia sarebbe dovuto all'esasperazione.
Tartaglia è incensurato, ma alle sue spalle ha certamente un passato di instabile salute mentale e il suo gesto è stato folle e inutile, anzi è stato sicuramente più utile ai berlusconiani che ora hanno tutto il diritto di inneggiare al loro presidente. E intanto le immagini e i video del volto sfigurato del premier fanno il giro della rete, dividendo ancora di più il popolo sulla politica.
Quello che preoccupa non è tanto il gesto di uno squilibrato, che purtroppo molti acclamano come eroe, ma la divisione netta, che sta letteralmente spaccando l'Italia. Ieri in piazza a Milano oltre ai sostenitori del Pdl c'era anche un numeroso gruppo di oppositori che gridavano "Vergogna, vergogna" e "Fuori la mafia dallo Stato". E' innegabile che una grande fetta dell'elettorato italiano non sopporti più Berlusconi e lo voglia fuori dalla politica, soprattutto dopo tutti gli eventi di quest'anno: dai processi al Lodo Alfano, dalle escort al legame con la mafia.
Purtroppo è più che logico che in un tale clima di tensione accadano gesti come questo e non è la prima volta, già nel 2004 gli avevano scagliato addosso un cavalletto. Adesso il problema non è solo la salute del presidente, ma quella dell'Italia intera.
Il nostro paese è sull'orlo del baratro, adesso sta a noi italiani decidere di affondare o provare a risollevarci, ma non certo con odio e violenza e nemmeno con il vittimismo.
La politica innanzitutto deve essere dialogo, democrazia e libertà. Ricordiamocelo sempre.
Auguro al premier una pronta guarigione, ma che la botta di ieri possa fargli capire che non si può fare il bello e il cattivo tempo, quando si hanno in mano le redini di una nazione.
lunedì 14 dicembre 2009
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1 commenti:
E' Berlusconi che cerca lo scontro, che cerca l'odio e l'amore per la sua figura, perché sa che solo così può governare, dividendo e polarizzando gli italiani. Da una parte questo gli dà folle festanti, dall'altra gli procura movimentazioni di piazza come il No-B-day, o sant'uomini alla Tartaglia che gli spaccano doverosamente la faccia.
é inutile fare gli ipocriti, Berlusca ha meritato ciò che si merita! i politici di sinistra sono troppo senza palle per rappresentare una vera opposione e l'unico modo che ha il popolo di vendicarsi contro il gran corruttore è quello di tirargli souvenir (o cavalletti) in faccia.
Bravo Tartaglia ora vediamo se Berlusca non abbassa la cresta, sennò basterà aspettare e prima o poi qualcun altro porterà a termine i lavoro iniziato col cavalletto
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