Tempo di elezioni. Il 28 e il 29 marzo si vota alle regionali, quindi è anche tempo di par condicio.
Ricordiamo che la par condicio è una legge che è stata ampliamente voluta dalla sinistra per dare spazio e visibilità in tempo di campagne elettorali a tutti i partiti e ora che succede? che proprio l'informazione di sinistra cade nella sua stessa rete venendo letteralmente imbavagliata.
Il Cda Rai ha infatti deciso di tagliare per un mese tutti i talk-show politici delle sue emittenti a partire da Anno zero di Santoro, Ballarò di Floris, L'ultima parola di Paragone e persino Porta a porta di Vespa.
I gionalisti non ci stanno e protestano. Al loro coro si uniscono anche altri conduttori, Lucia Annunziata, anche se il suo programma In mezz'ora non è stato abolito, Gad Lerner, Luca Telese e molti altri.
Nonostante il parere contrario anche del presidente della Rai Garimberti, che prevede una grave perdita di introiti pubblicitari, nonchè un danneggiamento all'immagine della Rai che finisce con il colpire gli utenti, i giornalisti che assediano la Rai sono costretti a sottostare a questa legge, ma decidono di farsi sentire scendendo in piazza con un videocomunicato nei tg.
Al posto delle loro trasmissioni film e tribune poltiche. Non si è nemmeno presa in considerazione l'idea di approfondimenti non politici (come ad esempio continuerà a fare Matrix). Infatti alcuni sostengono che anche la puntata di Anno zero senza politici, ma dedicata a Morgan (29% di share) abbia fatto tremare le stanze del potere.
Insomma per far stare zitto uno, si fanno stare zitti tutti. Chi ci rimette è Vespa che perde la bellezza di 16 puntate, ma non si potevano fare eccezioni. Ora non avremo più approfondimento, nè dibattiti, considerati troppo scomodi per i nostri politici, tra intercettazioni e scandali. Santoro e Floris erano una minaccia e andavano zittiti.
Ma è giusto questo silenzio stampa per la par condicio oppure è l'ennesimo modo per imbavagliare l'informazione?
E' giusto che il servizio pubblico che paghiamo e che dovrebbe informare e acculturare cada sempre più vilmente ai piedi di una politica antidemocratica e censurante?
martedì 2 marzo 2010
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