martedì 23 febbraio 2010

Scuola: sempre più precari e sempre più ignoranti

Un saluto a tutti i fan.
E' un po' che Sperdutamente non si fa sentire, il 2010 è iniziato e non ci ha dato un attimo di tregua, ma neanche grandi speranze di cambiamento.

Anzi, purtroppo i cambiamenti ci son stati e come al solito in peggio. Quali sono le novità?
Be' innanzitututto per chi come me ambisce ad entrare nel mondo della scuola, avrà visto che bella riforma che ha proposto la nostra ministra Gelmini. Fare un piano migliore nella scuola è certamente utile, una splendida razionalizzazione organizzativa non c'è dubbio, ma chi ci guadagnerà?
Non certo gli studenti, che vedranno ridursi il numero delle ore (forse alcuni saranno anche contenti, ma la cosa non gioverà sulla loro cultura ed istruzione), non certo gli insegnanti, sempre più precari e con tagli di ore (si veda la riduzione dello studio di storia dell'arte negli istituti tecnici e persino nel Liceo Classico!!!), non certo alle famiglie, che si appellano disperatamente a noi precari per le ripetizioni, perchè la scuola non basta... Ci guadagnerà solo lo Stato, che spenderà sempre meno in educazione e formazione.
Quindi non solo Precariato, ma anche Ignoranza, tanta ignoranza, sempre più ignoranza...

Non so se avete visto la trasmissione di presa diretta "La scuola fallita", ma purtroppo rispecchia pienamente la situazione scolastica italiana di oggi. Precari del sud che vivono al nord, senza certezze, famiglie spezzate, posti di lavoro persi, lotte tra poveri... Scuole senza aule, senza sedie, senza riscaldamento con tetti che cadono a pezzi, strutture inidonee a qualsiasi attività, amianto sui tetti e chi più ne ha più ne metta...

E intanto le private vengono ulteriormente finanziate da stato e regioni, ricordo con i NOSTRI soldi. Nelle private tutto e bello, pulito, ordinato: hanno classi bilingui, lavagne multimediali, mense con menù speciali, palestre, computer e campi da tennis...

Insomma ai figli dei ricchi è destinanata un'educazione esclusiva, che viene aiutata anche da noi contribuenti, che invece vediamo la scuola pubblica sempre più decadente e prima o poi destinata a fallire...
Stiamo prendendo esempio dagli Stati Uniti, dove bisogna lavorare una vita per pagare le rette di scuole e college, mentre alla pubblica vanno solo quelli che non possono permettersi di meglio.

Mi preme solo ricordarvi che la nostra Costituzione dice:

- enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato (art. 33 comma 3)

- la scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. (art. 34)

Se neanche queste leggi fondamentali per la cultura e il diritto all'istruzione vengono rispettate, ma dove andremo a finire?

Informatevi e guardate il piano della riforma:

http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2010_miur/040210bis.shtml

0 commenti:

Posta un commento