giovedì 25 febbraio 2010

Viva Zapatero!

Oggi ci soffermiamo un po' sulla politica estera.
Che notizie ci vengono dagli altri paesi?
Scandali, corruzione, processi, prostituzione, appalti?  Macchè!
Dimentichiamoci per un attimo che da noi la politica è questo e sentiamo cosa ha fatto in questi giorni il Premier spagnolo.

Innanzitutto Zapatero, leader democratico, per quanto contestanto, ha sempre delle iniziative.
In questi giorni ha creato una commissione internazionale contro la pena di morte. Zapatero ha annunciato la notizia a Ginevra, proprio durante il IV Congresso mondiale contro la pena di morte.
La commissione sarà compostadai rappresentanti dei governi, delle organizzazioni internazionali, dagli esponenti della società civile, sarà attivata nella seconda metà del 2010 e prevede di istituire una moratoria universale entro il 2015. C'è ancora molto lavoro da fare coinvolgendo soprattutto l'opinione pubblica di quegli stati in cui è ancora in vigore: Cina, Iran, Arabia Saudita, Pakistan e  Stati Uniti, unico paese occidentale in cui la pena di morte è tutt'ora praticata, sebbene almeno in 13 dei suoi stati sia ormai abolita.

La seconda idea di Zapatero è una nuova legge sull'aborto, che consente alla madre di fare la sua scelta entro la quattrodicesima settimana (22 esima se ci sono malformazioni del feto), un servizio che sarà garantito pubblicamente e gratuitamente dal sistema sanitario.
Fa più discutere, però, l'idea di estensione della legge anche alle minorenni tra i 16 e i 18 anni, che potranno scegliere senza il consenso dei genitori, come già fanno per tutte le altre cure mediche: "legge sull'autonomia del paziente". Con questa legge sull'aborto viene anche introdotta la libertà di acquistare la pillola del giorno dopo senza ricetta. Tutto questo si inserisce nell'idea di laicità dello stato e della libertà individuale di scegliere qualsiasi aspetto della propria vita.

Insomma Zapatero si distingue sempre per le sue proposte innovative e progressiste, da noi impensabili, non solo per la presenza invadente della Chiesa, ma anche per la mancata concretezza dei nostri politici, che anzichè far progredire il paese pensano a far aumentare le loro finanze.
Certo pochi giorni fa, per la prima volta in Spagna da 6 anni a questa parte, i sindacati sono scesi in piazza, contro la proposta del PSOE di innalzare l'età della pensione a 67 anni e non più a 65.
Ma anche questa idea fa parte di un progetto di più ampie vedute, che serva a risanare il deficit e ad adeguare il lavoro alle attuali speranze di vita, più lunghe, rispetto a 20 anni fa.


Insomma, almeno in Spagna, se c'è da contenstare il premier almeno lo si fa per qualche progetto ideato per il paese, non certo per se stesso o per il suo partito. E Zapatero in tanti anni di governo di progetti ne ha messi su parecchi. Fatevi un giro a Madrid e guardate come girano le cose (trasporti, servizi, pulizia, sicurezza).

A noi invece tocca sempre protestare non per progetti, ma per malefatte, furti e truffe.
Noi italiani ci crediamo sempre i più furbi, in realtà siamo i meno civili e quelli che se la passano peggio.
Continuiamo pure a fare amministrare i nostri soldi dai ladri e ad aspettare i cantieri infiniti di infrastrutture inesistenti. L'importate è che siamo contenti.

Viva Zapatero!

martedì 23 febbraio 2010

Scuola: sempre più precari e sempre più ignoranti

Un saluto a tutti i fan.
E' un po' che Sperdutamente non si fa sentire, il 2010 è iniziato e non ci ha dato un attimo di tregua, ma neanche grandi speranze di cambiamento.

Anzi, purtroppo i cambiamenti ci son stati e come al solito in peggio. Quali sono le novità?
Be' innanzitututto per chi come me ambisce ad entrare nel mondo della scuola, avrà visto che bella riforma che ha proposto la nostra ministra Gelmini. Fare un piano migliore nella scuola è certamente utile, una splendida razionalizzazione organizzativa non c'è dubbio, ma chi ci guadagnerà?
Non certo gli studenti, che vedranno ridursi il numero delle ore (forse alcuni saranno anche contenti, ma la cosa non gioverà sulla loro cultura ed istruzione), non certo gli insegnanti, sempre più precari e con tagli di ore (si veda la riduzione dello studio di storia dell'arte negli istituti tecnici e persino nel Liceo Classico!!!), non certo alle famiglie, che si appellano disperatamente a noi precari per le ripetizioni, perchè la scuola non basta... Ci guadagnerà solo lo Stato, che spenderà sempre meno in educazione e formazione.
Quindi non solo Precariato, ma anche Ignoranza, tanta ignoranza, sempre più ignoranza...

Non so se avete visto la trasmissione di presa diretta "La scuola fallita", ma purtroppo rispecchia pienamente la situazione scolastica italiana di oggi. Precari del sud che vivono al nord, senza certezze, famiglie spezzate, posti di lavoro persi, lotte tra poveri... Scuole senza aule, senza sedie, senza riscaldamento con tetti che cadono a pezzi, strutture inidonee a qualsiasi attività, amianto sui tetti e chi più ne ha più ne metta...

E intanto le private vengono ulteriormente finanziate da stato e regioni, ricordo con i NOSTRI soldi. Nelle private tutto e bello, pulito, ordinato: hanno classi bilingui, lavagne multimediali, mense con menù speciali, palestre, computer e campi da tennis...

Insomma ai figli dei ricchi è destinanata un'educazione esclusiva, che viene aiutata anche da noi contribuenti, che invece vediamo la scuola pubblica sempre più decadente e prima o poi destinata a fallire...
Stiamo prendendo esempio dagli Stati Uniti, dove bisogna lavorare una vita per pagare le rette di scuole e college, mentre alla pubblica vanno solo quelli che non possono permettersi di meglio.

Mi preme solo ricordarvi che la nostra Costituzione dice:

- enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato (art. 33 comma 3)

- la scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. (art. 34)

Se neanche queste leggi fondamentali per la cultura e il diritto all'istruzione vengono rispettate, ma dove andremo a finire?

Informatevi e guardate il piano della riforma:

http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2010_miur/040210bis.shtml